Esce “Una sensibile differenza” l’arte eterodossa raccontata in un libro
24 luglio, 2006
“Gli artisti di oggi leggono i romanzi scritti dai coetanei, ne vedono i film e ne ascoltano la musica. Ma il contrario non succede, l’arte è ancora relegata in una specie di giardino dorato. Anche perciò è nato questo libro, per ristabilire un contatto con l’esterno”
Stefano Chiodi, critico d’arte romano che insegna all’Accademia di Belle Arti di Macerata, parla del volume Una sensibile differenza, appena pubblicato da Fazi.
Si tratta di una raccolta di interviste a ventuno artisti italiani che hanno esordito tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del 2000. Il più «vecchio» dei selezionati è Cesare Pietroiusti, classe 1958, il più giovane il palermitano Domenico Mangano, che ha trent’anni.
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